I Tiromancino tornano sulle scene, a quattro anni di distanza dalla pubblicazione del loro ultimo album “L’essenziale”, con una nuova fatica discografica intitolata “Indagine su un sentimento” (da oggi in tutti i negozi di musica). Si tratta di un disco importante per il duo composto dai fratelli Zampaglione, che tornano a lavorare insieme a quattordici anni di distanza da “La descrizione di un attimo” (l’album pubblicato appena un anno prima che Federico e Francesco dividessero le proprie strade a cause di divergenze interne alla band): “Siamo tornati a lavorare insieme in occasione delle lavorazioni dei miei due ultimi film, ‘Shadow’ e ‘Tulpa’, di cui Francesco ha curato le musiche. Gli ultimi quattro sono stati anni di grandi cambiamenti e mi hanno ‘consegnato’ una manciata di canzoni, nate tutte in maniera molto spontanea e diretta. Dopo aver scritto i brani mi sono presentato da Francesco, che ha preso in mano le redini della questione sonora ed ha impostato al disco un sound che mischia rock, pop ed elettronica”, racconta a Rockol Federico Zampaglione. A cui fa prontamente eco suo fratello Francesco, produttore artistico del disco: “Come in passato, abbiamo deciso di puntare sulla contaminazione tra rock, canzone d’autore e musica elettronica, cercando comunque di inserire elementi di novità suggeriti dalla musica che abbiamo ascoltato negli ultimi tempi. Il sound rimane comunque quello autentico che caratterizza, ormai da vent’anni, i Tiromancino”. Le lavorazioni del disco hanno avuto non pochi problemi; nel bel mezzo della scrittura, infatti, Federico ha sofferto di un angosciante problema di salute: “Avevo dei fortissimi giramenti di testa dalla mattina alla sera e non riuscivo quasi più a camminare. Dopo svariate settimane, attraverso analisi e risonanze magnetiche (e di indagini – scherza, giocando con il titolo dell’album, il cantautore), si è scoperto che il tutto era causato da una fortissima infiammazione della cervicale, che aveva comportato la perdita dell’equilibrio. Pensavo che questo sarebbe stato il mio ultimo disco”. Il titolo del nuovo album in studio del duo romano, “Indagine su un sentimento”, è una citazione da un film di Elio Petri, “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”, come spiega Federico: “Si tratta di un film del 1970, interpretato da Gian Maria Volonté, le cui musiche sono state firmate da Ennio Morricone. Il mondo del cinema ha influenzato molto la scrittura di questo nostro nuovo lavoro in studio, anche perché nei quattro anni di silenzio discografico ho realizzato ben due film nelle vesti di regista. Abbiamo cercato di potenziare quanto più possibile il lato ‘visivo’ del disco, concependo quest’ultimo quasi come un film. Non si tratta di un semplice insieme di canzoni messe lì per caso, ma di brani legati tra loro da un filo conduttore, che è quello dell’indagine sul sentimento: cercare di capire dove questo va a finire. Nella società odierna i sentimenti vengono troppo spesso ignorati ed è proprio per questo motivo che ‘Indagine su un sentimento’ è un album che si propone proprio di recuperare il tessuto emotivo e di presentarlo agli occhi dell’ascoltatore, che viene invitato a ritrovare un po’ di sé in queste dieci canzoni e ad indagare sui propri sentimenti interiori”. Oltre ad essere stato impegnato sul set, negli ultimi anni Federico Zampaglione ha vestito i panni di autore per canzoni poi interpretate da altri artisti (Noemi in primis, per la quale ha firmato la bella “Poi inventi il modo”, ma anche Chiara Galiazzo, Almamegretta e Michele Bravi): “Non occorre sempre vivere questo mestiere in prima persona”, dichiara a tal proposito il cantautore, “ed è bello lasciare che canzoni scritte da me riescano a vivere per bocca di altri cantanti, soprattutto se sono validi interpreti. Un’artista con la quale potrebbe essere bello collaborare è di sicuro Emma: apprezzo la sua grinta, il suo approccio ‘selvaggio’ alla musica e l’energia che trasmette quando si esibisce sul palco”. “Indagine su un sentimento” è stato registrato nel corso del 2013 presso lo studio Boss Vox di Roma da Francesco Zampaglione (mixato insieme a Pino Pischetola presso lo studio Pinaxa di Milano): “Abbiamo scelto come base lo stesso studio nel quale lavorammo, in passato, ad altri lavori dei Tiromancino e nel quale ho composto le musiche per i film di Federico”, racconta Francesco, “è uno studio pieno di strumenti vintage. Per le registrazioni del nostro nuovo album abbiamo utilizzato tastiere anni Settanta, poi lavorate al computer attraverso Pro Tools (ma senza esagerare con gli effetti)”. Interessante è scoprire come i due brani centrali dell’intero disco siano “Liberi” (che apre idealmente l’ascolto dell’album) e “Re Lear” (che, viceversa, chiude idealmente l’ascolto dell’album): “‘Re Lear’ è nato mentre ero impegnato sul set di ‘Tulpa’”, ricorda Federico, “tra gli attori del film c’era anche Michele Placido, che di lì a poco avrebbe interpretato la grande tragedia di Shakespeare in teatro e che durante le pause tra una ripresa e l’altra non faceva altro che parlarmi di ‘Re Lear’, appunto. Rimasi così tanto affascinato dall’opera di Shakespeare che, insieme a mio padre, decisi di scrivere una canzone ispirata al ‘Re Lear’. Poi, però, decisi di lasciarla un attimo da parte e la rispolverai solo in un secondo momento, inserendola nella tracklist dell’album come brano di chiusura dell’ascolto. ‘Liberi’ è nata invece in appena tre minuti da uno spunto autobiografico, come lasciano intuire le parole del testo”. Si apre poi una postilla sul Festival di Sanremo, in particolar modo sul “caso Sinigallia” (con il quale i Tiromancino condivisero il palco dell’Ariston nel 2000), in merito al quale i fratelli Zampaglione dichiarano: “Siamo legati a Riccardo da una profonda stima e amicizia e lo reputiamo da sempre un ottimo artista. E’ arrivato a Sanremo, quest’anno, per ampliare il suo pubblico potenziale e per far ascoltare a quanta più gente possibile la sua musica. Con ‘Prima di andare via’ ci ha ricordato tanto ‘La descrizione di un attimo’, specialmente negli arpeggi della chitarra: è stato come ritrovare un vecchio amico”. Quanto alla promozione di “Indagine su un sentimento”, infine: “Nei prossimi giorni gireremo l’Italia con gli instore di presentazione del disco e per l’occasione ci esibiremo dal vivo proponendo alcuni brani contenuti all’interno del disco. Poi torneremo in studio per le prove del tour vero e proprio, che andrà in scena quest’estate e per il quale ci esibiremo accompagnati da una band composta da Antonio Marcucci (chitarra), Ciccio ‘El perro’ Storia (basso) e Marco Pisanelli (batteria)”.
I Tiromancino tornano sulle scene, a quattro anni di distanza dalla pubblicazione del loro ultimo album “L’essenziale”, con una nuova fatica discografica intitolata “Indagine su un sentimento” (da oggi in tutti i negozi di musica). Si tratta di un disco importante per il duo composto dai fratelli Zampaglione, che tornano a lavorare insieme a quattordici […]